Il grande impegno di NeuroRiab: offrire a tutti percorsi individuali e personalizzati per il massimo recupero che la patologia concede

L’encefalo è l’organo più complesso del nostro corpo! Le sue numerose connessioni e le aree corticali permettono di elaborare processi cognitivi come la percezione, la memoria, l’attenzione, la rappresentazione, il linguaggio e moltissimi altri che consentono all’uomo di compiere azioni e interagire con l’ambiente circostante.

Quando si verificano delle lesioni cerebrali viene alterata la capacità di elaborare processi cognitivi, elemento che determina il manifestarsi di una molteplicità di segni e sintomi clinici che sono caratteristici, in relazione ai diversi parametri della patologia neurologica (es: la sede, l’entità e il tipo di ictus subito).

Per far fronte al danno e guidare la persona al recupero delle capacità alterate, è necessario progettare un percorso di recupero individuale e specifico per ogni persona, in quanto, sia il danno, che l’encefalo, presentano sempre delle caratteristiche diverse da persona a persona. Non c’è un encefalo uguale ad un altro e non c’è una lesione uguale ad un’altra. Ogni patologia è a sé perché ogni persona è a sé! E se questo rappresenta un vantaggio sotto alcuni punti di vista in termini di adattabilità, dall’altro, crea non poche problematiche, in quanto non può essere affinata una riabilitazione univoca, applicabile a tutte le persone nella stessa maniera!

È quindi fondamentale, per riabilitare una persona con neurolesione, adoperarsi inizialmente con una corretta e accurata valutazione riabilitativa individuale. Questa mira ad avere una panoramica delle capacità e delle limitazioni della persona con patologia, consentendo al riabilitatore di indagare i processi cognitivi alterati e le operazioni mentali deficitarie.

A seguito di questa prima parte, si definisce il percorso riabilitativo individuale e personalizzato che mira al massimo recupero che la patologia concede. L’elemento fondamentale da tenere sempre presente è che questo percorso prevede esercizi sempre esclusivi, vale a dire, sempre pianificati e creati su misura per la singola persona.

La personalizzazione degli esercizi di neuroriabilitazione è essenziale per ottenere i migliori risultati possibili. Essa non riguarda solo il tipo di esercizi, ma anche le modalità e l’intensità del trattamento per il recupero delle azioni. Ogni persona ha un profilo diverso, con caratteristiche motorie, linguistiche, psicologiche ed emotive estremamente variabili. Un approccio standardizzato non è sufficiente per affrontare la vasta gamma di elementi individuali che fanno della persona un essere unico ed irripetibile e non considera gli interessi, le preferenze e le motivazioni del paziente, sfavorendone l’adesione e la partecipazione attiva.

Necessario, è invece, pianificare un percorso riabilitativo mirato che vada ad agire sulle reali e singole problematiche del paziente e che determini un efficace invito al recupero, attraverso una adeguata riorganizzazione cerebrale ed un idoneo indirizzo della neuroplasticità.  

Autore

Cristina Vallese

Cristina Vallese

La Dott.ssa Cristina Vallese è Dottoressa in Fisioterapia all’Università degli Studi dell’Aquila. Riabilitatrice Neurocognitiva Esperta presso la Scuola Internazionale di Riabilitazione Neurocognitiva del Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva (VI). Ha conseguito il Master di I livello in Riabilitazione Neurocognitiva all’Università degli Studi dell’Aquila. Specializzata nella riabilitazione neurocognitiva della persona con ictus, con sclerosi multipla, con lesione cerebellare, con lesioni periferiche del nervo faciale, con aprassia, con eminegligenza, con lesione midollare, con sindrome dolorosa. Attualmente lavora come riabilitatrice neurocognitiva presso NeuroRiab - Centro specialistico di riabilitazione post ictus e patologie neurologiche.

Articoli suggeriti

Paralisi del nervo facciale

Paralisi del nervo facciale: cos’è, cause, sintomi e terapia

La paralisi del nervo facciale (VII nervo cranico) rappresenta una patologia neurologica che comporta l’incapacità di muovere ed in parte di percepire un lato del viso. …

leggi tutto

La storia di Enrico

“…tutto è iniziato con la tendenza ad inclinarmi mentre camminavo… sentivo che qualcosa non andava nel lato destro, ero anche un po’ confuso, ma non gli …

leggi tutto
Prima Visita